giovedì 8 marzo 2012

Presentazione Carta Geologica, Guida ed Itinerari Geologico-Ambientali dell'Isola d'Ischia

Terrazza del Bar Calise – Piazza degli Eroi - Ischia

sabato 10 marzo 2012 ore 11

Carta Geologica, Guida ed Itinerari Geologico-Ambientali dell'Isola d'Ischia
Presentazione

Saluto del Sindaco di Ischia
ing. Giuseppe FERRANDINO

Interverranno:

on.le Domenico DE SIANO
Presidente Quarta Commissione Consiglio Regionale della Campania

Vito IACONO
Presidente Strada dei Vini e dei Prodotti Tipici isola d’Ischia

dott. Italo GIULIVO
Regione Campania - Coordinatore Area lavori pubblici e difesa suolo

dott.ssa Lucilla MONTI
Regione Campania – Settore Geotecnica, Geotermia e Difesa del Suolo
Responsabile Progetto CAR.G

Rappresentanti delle associazioni e delle Istituzioni Locali presenti

Modera: Ciro CENATIEMPO

CONCLUDE
prof. Edoardo COSENZA
Assessore Regione Campania
Lavori pubblici – Protezione Civile – Difesa del suolo

martedì 19 maggio 2009

L'ENNESIMO SCHIAFFO AL PAESE

L’ennesimo schiaffo, l’ennesima violenza, l’ennesima offesa al Paese ed alla Gente di Forio. Il problema rifiuti irrisolto (è evidente che la notizia di aver trovato il sito di stoccaggio era l’ennesimo bluff), del Porto ormai non si parla più e siamo in piena stagione turistica le strade impraticabili, i dipendenti che scioperano, il corpo della Polizia Municipale ridotto al lumicino e non è possibile attivare il concorso per gli stagionali o chiedere la mobilità per due vigili che operano in altro Comune per indisponibilità di fondi, traffico caotico, strade dissestate, degrado, emarginazione, episodi di micro delinquenza, la Pegaso S.p.A. ormai in liquidazione con milioni di euro di debiti, della Torre Saracena meglio non parlare, lavori pubblici fermi con continui contenziosi per quelli in corso, scuole che chiudono e bambini che protestano, l’Ente praticamente sull’orlo del dissesto finanziario che significa fallimento e sono solo economico, la politica della casa e del condono praticamente fallita dopo la sentenza della Corte Costituzionale senza capacità di pianificazione del Territorio e di dare risposte certe ai cittadini che pure hanno pagato e scoprono che gli atti prodotti non sono altro che carta straccia.
E … udite udite cosa fanno 14 consiglieri comunali del Comune di Forio? Votano la modifica dello Statuto Comunale per introdurre il 7° Assessore e la figura del Presidente del Consiglio Comunale. Si commenta da solo il fatto che 2 voti favorevoli decisivi sono stati espressi da due consiglieri di opposizione. Secondo la normativa vigente, di seguito riportata, in prima votazione per l’approvazione dello Statuto è necessaria una maggioranza qualificata dei 2/3 dei consiglieri assegnati.
Testo Unico degli Enti Locali
(Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)
(Articolo 6)
Statuti comunali e provinciali
1. I comuni e le province adottano il proprio statuto.
2. Lo statuto, nell'ambito dei principi fissati dal presente testo unico, stabilisce le norme fondamentali dell'organizzazione dell'ente e, in particolare, specifica le attribuzioni degli organi e le forme di garanzia e di partecipatone delle minoranze, i modi di esercizio della rappresentanza legale dell'ente, anche in giudizio. Lo Statuto stabilisce, altresi', i criteri generali in materia di organizzazione dell'ente, le forme di collaborazione fra comuni e province, della partecipatone popolare, del decentramento, dell'accesso dei cittadini, alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, lo stemma e il gonfalone e quanto ulteriormente previsto dal presente testo unico.
3. Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunita' tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonche' degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.
4. Gli statuti sono deliberati dai rispettivi consigli con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione e' ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo statuto e' approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie.
5. Dopo l'espletamento, del controllo da parte del competente. organo regionale, lo statuto e' pubblicato nel bollettino ufficiale della regione, affisso all'albo pretorio dell'ente per trenta giorni consecutivi ed inviato al Ministero dell'interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli statuti. Lo statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione all'albo pretorio dell'ente.
6. L'ufficio del Ministero dell'interno, istituito per la raccolta e la conservazione degli statuti comunali e provinciali, cura anche adeguate forme di pubblicita' degli statuti stessi.

Avrei potuto e voluto fare ben altre osservazioni circa il fatto che la revisione dello Statuto avrebbe dovuto coinvolgere i cittadini, le Associazioni di Categoria, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo affinché tutti concorressero e dessero il proprio contributo per un momento fondamentale della vita di un Ente, quello di darsi nuove regole, in una logica innovativa quale quella dell’apertura di un Forum. Potevano emergere nuove idee, nuove proposte in ordine alla introduzione di ulteriori momenti di partecipazione e garanzia per i cittadini a cominciare dalla istituzione dei Garante dell’Infanzia o del Consiglio Comunale dei Bambini. Ma è talmente grave quanto accaduto che mi astengo da ogni valutazione politica (???), mi limito a riportare, per dovere di cronaca, l’elenco dei protagonisti di questa inconcepibile truffa ai danni dei Cittadini. E da un’attenta lettura dei nomi che hanno votato favorevolmente alla scellerata proposta emerge tristemente il degrado sempre più forte in cui è caduta la classe dirigente e politica del nostro Paese, ma ancora di più la Politica nel rispetto della Sua accezione più autentica. Da questo episodio ne escono offesi valori e principi. Per quanto mi riguarda porrò in essere ogni iniziativa per far si che questo inqualificabile disegno venga vanificato con iniziative forti che promuoverò insieme a chi in questo Paese, nel nostro Paese, ha ancora senso del pudore e capacità e coraggio di indignarsi di fronte a simili provocazioni.
Delibera di Consiglio Comunale per le Modifiche dello Statuto Comunale:
Voti Favorevoli 14:
1. Francesco Regine (sindaco)
2. Gaetano Savio
3. Filomena Amalfitano
4. Giovanni Mattera
5. Mario Russo
6. Nicola Monti
7. Aniello Di Maio
8. Antonio Spataro
9. Michele Calise
10. Pasquale Capuano
11. Vincenzo Di Maio
12. Mario Iacono
13. Gaetano Colella
14. Stany Verde

Voti Contrari 3:
1. Michelangelo Morgera
2. Davide Castagliuolo
3. Antonio Trofa

Assenti 4:
1. Nicola Nicolella
2. Luigi Patalano
3. Vito Manzi
4. Pasquale Mattera

domenica 3 maggio 2009

REGOLAMENTO E COMPOSIZIONE COMMISSIONE PER LO SVILUPPO DEL PROGETTO: “FORIO UN PAESE A MISURA DI BAMBINO”.

È istituita la Commissione per lo sviluppo ed il monitoraggio del progetto “Forio un Paese a misura di bambino”.

La Commissione ha sede nel Comune di Forio, c/o il Centro Polifunzionale in via Sant’Antonio;

La Commissione ha l’obiettivo di supportare la Amministrazione Comunale a porre in essere ogni utile iniziativa per favorire il miglioramento dello standard qualitativo della vita dei bambini sull’intero territorio Comunale ed in particolare:
 Migliorare la sicurezza della rete stradale con particolare riferimento alle aree adiacenti alle scuole ed ai luoghi di incontro di bambini;
 Individuare aree e spazi per la realizzazione di parchi giochi, zone pedonali, infrastrutture sportive, piste ciclabili, di una ludoteca, di asili nido;
 Sviluppare programmi ed iniziative a favore dei bambini con particolare riferimento al tempo libero creando giuste sinergie tra il mondo della scuola e le associazioni culturali e sportive che operano sul territorio;
 Migliorare il livello di partecipazione dei bambini ai processi decisionali della amministrazione anche con la istituzione del Consiglio Comunale dei Bambini;
 Porre in essere ogni utile iniziativa per la migliore integrazione dei bambini extracomunitari e dei bambini con particolari disagi fisici, sociali o ambientali;
 Di programmare e porre in essere tutte le iniziative necessarie per perseguire gli obiettivi proposti dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si allega al presente regolamento e ne è parte integrante e dai protocolli e documenti successivamente elaborati ed approvati;
 Di sviluppare ogni utile interlocuzione e sinergia con le istituzioni e le associazioni che promuovono iniziative ed attività a favore dei bambini: UNICEF – LEGAMBIENTE – CONSULTORIO FAMILIARE DELLA CURIA VESCOVILE – ASL - PARROCCHIE - ETC..
 Promuovere la partecipazione del Comune a programmi regionali, comunitari e nazionali a favore dei bambini e che prevedono scambi culturali, gemellaggi ed alte occasioni di incontro e confronto anche con bambini di altri Paesi;
 Sviluppare politiche e strategie nel rispetto dell’obiettivo di prevedere nelle attività di progettazione e realizzazione di lavori pubblici il rispetto di particolari standard se priorità per rendere gli stessi funzionali al miglioramento della vivibilità dei bambini nell’intero territorio comunale;
 Proporre progetti, anche di formazione, e sportelli a sostegno dell’importante ruolo di genitore.

Sono componenti della Commissione:
Il Sindaco o un suo delegato
Tre rappresentanti del mondo della scuola uno per ogni circolo didattico e della S.M.S.
Un rappresentante delle scuole materne private
Tre rappresentanti dei genitori (Sindaco)
Cinque rappresentanti dei bambini e del mondo dell’infanzia (eletti dagli alunni delle scuole elementari (3) e medie (2)).
Nel rispetto della trattazione di specifici argomenti partecipano ai lavori della Commissione:
Il Comandante della Polizia Municipale
L’Assessore o il Consigliere Delegato agli affari sociali ed alle politiche giovanili
Il Presidente o componente Commissioni Consiliari affari sociali e politiche
Un Sociologo - Un Pediatra - Uno specializzato in Pedagogia (indicati dall’ASL NA2)
Il responsabile dell’Ufficio Affari Sociali
Il responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici

La durata in carica dei membri di cui sopra è pari a quella dell'Amministrazione Comunale e, comunque, decadono con essa; possono essere riconfermati.

IO NON STRUMENTALIZZO LA MARCIA, MA ALCUNI I GENITORI NON STRUMENTALIZZINO I BAMBINI E NON MANIPOLINO LA VERITÀ.

Le reazioni che mi sono state riferite, a tratti anche violente, al mio articolo apparso su “Il Golfo” dal titolo “LA MARCIA DEI BAMBINI E IL SILENZIO DEI GRANDI” confermano le mie tristi considerazioni sullo stato di degrado del tessuto sociale del “nostro Paese”. E le critiche, a tratti forti ed a tratti incomprensibili, che mi vengono mosse non possono banalmente riferirsi solo a chi, riconoscendosi in alcune affermazioni, ha la cosiddetta “coda di paglia”. Le mie constatazioni sono frutto, non lo nego, di grandi frustrazioni, ma sono vere. Frustrazioni che derivano dallo sforzo, che ancora oggi appare inutile, di chi lo scorso anno si propose in campagna elettorale, con grande coraggio, esattamente per rappresentare un riferimento positivo alla problematiche specifiche del Paese. Non era un caso la presenza nella lista di tantissime donne e mamme coraggiose e preparate, che nel nostro Paese sono tante e che sicuramente ancora oggi possono determinare una fase di riscatto importante per la nostra Società. Frustrazioni che nascono dal grande distacco ed indifferenza con le quali sono state accolte le mie battaglie in Consiglio Comunale per una scuola sicura, ma ancora di più affinché si lavorasse tutti insieme per fare di “Forio un Paese a misura di Bambino”. Frustrazioni che diventano insopportabili se riferite alla circostanza che nonostante con gli amici della nostra Lista ci fossimo resi disponibili ad attivare le giuste e necessarie interlocuzioni istituzionali ed avessimo manifestato il nostro massimo sostegno al gruppo di genitori che lottavano per una scuola sicura per i propri figli siamo stati a dir poco evitati per paura non si sa di cosa. E tutto questo è tristemente vero. Oggi avrei potuto cavalcare la protesta e “godere” degli slogan che venivano suggeriti ai nostri bambini. Avrei potuto rivendicare che l’avevo detto: non c’era da fidarsi delle solite promesse elettorali. Invece no. Sono ancora più indignato per quanto successo l’altra mattina e spero che altri Genitori provino altrettanto disappunto per quanto di diseducativo sia accaduto durante la manifestazione. E pensare che nella mia proposta avevo immaginato la istituzione del Consiglio Comunale dei Bambini, un organismo Civile dove i nostri bambini avevano modo di formarsi, conoscere e rivendicare i propri diritti, elaborare idee, proposte, confrontandosi anche con i grandi, di parlare dei propri sogni, dei propri proggetti e invece me li trovo a gridare per le strade sempre più dissestate e piene di rifiuti del “nostro Paese”. E l’amarezza diventa ancora più grande se penso che mentre ai nostri figli si facevano urlare slogan contro il Sindaco, al quale vanno le mie scuse e la mia solidarietà, ed addirittura non lo si metteva in condizione di intervenire, alla fine i genitori si sedevano al tavolo con l'Amministrazione e provvedevano alla stesura di un comunicato congiunto(???). Per dirla alla Shakespeare “molto rumore per nulla”. E così la storia si ripete i genitori e l’Amministrazione, annunciano l’ennesima riunione operativa (chiacchiere) per mettere a punto ancora una volta tutte le iniziative necessarie a far partire i lavori nelle scuole e definire il nuovo (l’ennesimo) calendario degli interventi. Capisco che Franco Regine non sia in grado nemmeno di difendere la dignità della carica che ricopre mortificando così tutti i cittadini che rappresenta, ma il fatto che i genitori dopo aver fatto manifestare, ed in quel modo, i propri figli si riseggano al tavolo con quelle stesse Istituzioni rappresentate da quegli stessi uomini che da anni non mantengono le promesse fatte, mi lascia quanto mai perplesso e mi lascia pensare all’ennesimo “nciucio” che si consuma ancora una volta sulla pelle dei nostri bambini. Chi può smentire che l’iniziativa è servita solo per la solita attività propagandistica del Sindaco? E si, il Sindaco che si fa trovare, come sempre, pronto a raccontare le solite storie facendo il solito bilancio, evidentemente fallimentare, dei soldi spesi e di quelli da promessi e da spendere. Si perché il fallimento è nelle cose. Ci sono bambini che ancora oggi sono costretti a frequentare una scuola il cui tetto è puntellato, altri che alla fine dell’anno scolastico vengono fatti addirittura evacuare, per non dimenticare che l’unica struttura, il plesso centrale della S.E. “Luca Balsofiore”, dove si era intervenuti da pochissimo tempo, è stata chiusa durante quest’anno scolastico per problemi di sicurezza all’impianto elettrico. Allora la verità è che i pochi soldi spesi sono stati spesi male ed i finanziamenti attivati, con grande e colpevole ritardo, non sono stati ancora spesi. Non riesco a capacitarmi come il comune di Forio, seppure della stessa parte politica dell’Amministrazione Regionale, abbia ottenuto solo pochissimi fondi rispetto alle effettive esigenze. E questo è accaduto solo perché non hanno partecipato ad occasioni storiche che lo stesso Ente Regionale ha creato, a cominciare dal piano triennale per l’edilizia scolastica. Non hanno presentato nessun progetto e nessuna richiesta di finanziamento come del resto per tantissime altre leggi regionali e nazionali di finanziamento. Qui va dato atto alla importante azione di stimolo svolta dai Genitori dello Scentone. Ma quanta insipienza, quanta incapacità, quanta irresponsabilità da parte degli Amministratori. Cosa ha da vantare un Sindaco che ricopre la responsabilità dell’edilizia scolastica da tempi ormai remoti fin dall’amministrazione Monti che risale ad oltre 10 anni fa? Quale capacità ha dimostrato il Sindaco per programmare e attuare non solo la messa in sicurezza degli stabili, ma anche l’ampliamento necessario delle vecchie strutture scolastiche compresa quella dello Scentone o per la realizzazione di altre e nuove? Perché i tecnici vengono chiamati solo alla fine dell’anno scolastico per la verifica dello stato delle scuole? Non si parla più della costruzione della Palestra e dell’Auditorium alla Scuola Media, una mia idea di cui il Comune dispone già della progettazione e della condivisone verbale da parte della Sovrintendenza, non si parla della creazione di Asili Nido, è proprio di questi giorni un bando specifico della Regione Campania. Quanti problemi rimasti irrisolti e dei quali nessuno parla più: la chiusura della strada di Monticchio, la mancanza di una mensa scolastica degna di questo nome o del servizio di scuolabus. Allora se le mie considerazioni circa la generosa benevolenza per fortuna solo di alcuni Genitori, nei confronti del Sindaco e dell’Amministrazione non sono vere dimostrino con i fatti che mi sbaglio, e dicano qualcosa, facciano qualcosa, abbiano loro il coraggio di gridare “vergogna” e non di farlo gridare ai bambini. Rivendichino giù dai palcoscenici teatrali il proprio ruolo determinante all’interno degli organi collegiali della scuola, consigli di circolo, consigli di istituto e lottino fuori da ogni logica perversa affinché gli venga riconosciuto un ruolo di interlocutori privilegiati all’interno della macchina amministrativa, così come proponevo nel mio progetto “Forio un Paese a misura di Bambino”, affinché i propri figli vivano veramente in una scuola sicura, in una scuola che faccia crescere i nostri figli nel rispetto dei più alti valori sociali e civili, in un scuola di tutti, in una scuola per tutti, in una Scuola all’altezza dei tempi che viviamo e della Civiltà Antica che è del “nostro Paese” e che è viva … nonostante tutto.
Vito Iacono

LA MARCIA DEI BAMBINI E IL SILENZIO DEI GRANDI!?!

Apprendo da un avviso portato a casa dai miei figli e da locandine affisse all’ingresso della Scuola, che è in programma “La marcia dei bambini” con “ lo scopo di sensibilizzare gli Enti Pubblici circa la grave situazione in cui versa l’edilizia scolastica nel nostro paese…”. E ce lo dicono alla fine dell’anno scolastico e dopo quello che è accaduto nel vicino Abruzzo. E mi domando: ma è possibile che “nel nostro Paese”, dove regna il silenzio connivente e spesso compiacente di tutti, opposizione, mondo dell’associazionismo, genitori compresi, sono i bambini a dover difendere il proprio diritto a frequentare scuole sicure, a dover salvaguardare il proprio diritto alla Vita? O forse sono i Genitori, figli di una Società ormai fallita, che cominciando a manifestare un minimo di senso del pudore pensano bene di nascondere le proprie evidenti responsabilità ed incapacità dietro “la marcia dei bambini”, facendosi scudo delle vere vittime dei loro, dei nostri fallimenti. Ma che ne sanno i bimbi, anzi come possono immaginare i bimbi ”del nostro Paese” che gli adulti genitori o amministratori/genitori che siano li fanno frequentare scuole insicure?

La sensazione che ho è che spesso “nel nostro Paese” c’è gente, e sono tanti, a pensare che la qualità della vita dei propri figli e la stessa vita dei propri figli valga meno, molto meno di quelli che ritengono essere i propri interessi. Ed è così che una promessa di un posto di lavoro, magari non evasa, o di un posto barca nel porto, o di qualche altro diritto passato per favore valga bene il silenzio di fronte ad un’inerzia amministrativa imbarazzante su temi così importanti.

I nostri bambini ed i nostri giovani ed adolescenti vivono in un Paese inadeguato ad offrire standards di vita accettabili e la scuola è solo uno degli aspetti catastrofici del nostro ormai malandato Paese. Un Paese quasi sempre sporco, un Paese con tutte le strade dissestate ed ai limiti della praticabilità, un Paese senza un parco giochi degno di questo nome, un Paese senza una Ludoteca, un Paese dove l’unica struttura sportiva presente è inaccessibile per gli altissimi costi di utilizzo, un Paese dove i Bambini non Vivono. Ma la cosa che inquieta di più è che i bambini non hanno nessuno che lotti per loro, non hanno nessuno che si indigni, che si arrabbi per quello che accade.

Ma purtroppo questo è il “nostro Paese”.

Molti dei genitori, anche in questa occasione, sono molto più preoccupati a non alterare il proprio rapporto personale con chi Amministra che gridare la propria rabbia dopo anni di prese in giro. Ricordo come lo scorso anno durante la campagna elettorale gli stessi genitori si preoccupavano di far “girare” le varie lettere rassicuranti di vecchi e “nuovi” politici del “nostro Paese”, lettere di promesse alle quali mai è stato dato seguito. Eppure lo scorso anno era la occasione per votare contro la politica incapace di dare risposte concrete, magari anche disertando il voto. E invece no, anzi …!!!

Ovviamente non parteciperò alla “marcia dei bambini”, e non perché qualcuno dei promotori si sia preoccupato di comunicarmi la sua inquietudine circa il rischio di strumentalizzazione de “la marcia dei bambini” (???), non parteciperò perché alla fine dell’ennesimo anno scolastico non ritengo opportuno e necessario limitarsi a ”sensibilizzare gli Enti Pubblici circa la grave situazione in cui versa l’edilizia scolastica nel nostro paese” ritengo invece che sia giunta l’ora che i grandi dismettano i panni di sudditi compiacenti e benevoli e vestano quelli di chi con forza rivendica a pieno titolo il diritto dei propri figli a vivere un’infanzia sicura nella scuola, per le strade, “nel nostro Paese”. È giunta l’ora in cui gli adulti, i genitori di Panza, dello Scentone, del “nostro Paese” abbiano il coraggio di denunciare l’incapacità, l’insipienza, l’insensibilità di una classe dirigente che dopo l’ennesimo fallimento farebbe bene ad andare a casa.

E dicano pure che ho strumentalizzato “La marcia dei bambini”.

martedì 10 marzo 2009

FORIO IL MIO PAESE: UN DISASTRO

AI CONSIGLIERI COMUNALI DEL COMUNE DI FORIO
Forio, lì 9 marzo 2009.
Carissimi, il gravissimo episodio che ha visto vittima di una rapina un commerciante a Piazza Santissima Immacolata è testimonianza nuda e cruda del disastro che sta vivendo il nostro Paese ed in particolare la nostra Contrada di Monterone come la Frazione di Panza.
Il degrado del tessuto sociale ormai sta sfociando in episodi più comuni ad un’area metropolitana che ad un piccolo Comune dalle tradizioni culturali, orami perse e dimenticate, come il nostro. E la sicurezza dei nostri figli, delle nostre donne, dei nostri anziani, dei nostri commercianti ormai è sempre più a rischio.
Il fenomeno della droga ormai è senza freno, la sempre maggiore difficoltà di integrazione dei tanti extracomunitari che affollano il nostro territorio costretti a vivere in condizioni pessime strettamente connesse con il problema della occupazione che riguarderà sempre di più anche i nostri concittadini meritano politiche ed interventi seri e concreti altro che quelli inutili di facciata, da copertina ai quali ormai da anni siamo abituati tanto per buttarci un po’ di “fumo” negli occhi.
Lo dicevamo da tempo che non bastava cambiare un pavimento per riqualificare un Rione e migliorare le condizioni di vita dei propri concittadini. Purtroppo siamo stati buoni profeti!
E allora si rende necessaria una presa di coscienza dell’intero Consiglio Comunale, ma ancora di più dell’intero Paese, ed è per questo che questa sera Vi chiedo all’inizio della riunione di affrontare lo specifico problema istituendo una Commissione Speciale nella quale cooptare oltre i rappresentati delle forze dell’ordine anche i rappresentanti del mondo dell’Associazionismo, del Volontariato e della Scuola per sviluppare un progetto forte di politiche di controllo del territorio, di analisi e prevenzione del disagio sociale affrontando contestualmente anche la questione della sicurezza stradale che spesso è strettamente legata al disagio giovanile.
Sicuro di un positivo riscontro, Vi saluto cordialmente augurandoVi buon lavoro nell’interesse supremo della nostra Gente
Vito Iacono

martedì 6 gennaio 2009