domenica 3 maggio 2009

LA MARCIA DEI BAMBINI E IL SILENZIO DEI GRANDI!?!

Apprendo da un avviso portato a casa dai miei figli e da locandine affisse all’ingresso della Scuola, che è in programma “La marcia dei bambini” con “ lo scopo di sensibilizzare gli Enti Pubblici circa la grave situazione in cui versa l’edilizia scolastica nel nostro paese…”. E ce lo dicono alla fine dell’anno scolastico e dopo quello che è accaduto nel vicino Abruzzo. E mi domando: ma è possibile che “nel nostro Paese”, dove regna il silenzio connivente e spesso compiacente di tutti, opposizione, mondo dell’associazionismo, genitori compresi, sono i bambini a dover difendere il proprio diritto a frequentare scuole sicure, a dover salvaguardare il proprio diritto alla Vita? O forse sono i Genitori, figli di una Società ormai fallita, che cominciando a manifestare un minimo di senso del pudore pensano bene di nascondere le proprie evidenti responsabilità ed incapacità dietro “la marcia dei bambini”, facendosi scudo delle vere vittime dei loro, dei nostri fallimenti. Ma che ne sanno i bimbi, anzi come possono immaginare i bimbi ”del nostro Paese” che gli adulti genitori o amministratori/genitori che siano li fanno frequentare scuole insicure?

La sensazione che ho è che spesso “nel nostro Paese” c’è gente, e sono tanti, a pensare che la qualità della vita dei propri figli e la stessa vita dei propri figli valga meno, molto meno di quelli che ritengono essere i propri interessi. Ed è così che una promessa di un posto di lavoro, magari non evasa, o di un posto barca nel porto, o di qualche altro diritto passato per favore valga bene il silenzio di fronte ad un’inerzia amministrativa imbarazzante su temi così importanti.

I nostri bambini ed i nostri giovani ed adolescenti vivono in un Paese inadeguato ad offrire standards di vita accettabili e la scuola è solo uno degli aspetti catastrofici del nostro ormai malandato Paese. Un Paese quasi sempre sporco, un Paese con tutte le strade dissestate ed ai limiti della praticabilità, un Paese senza un parco giochi degno di questo nome, un Paese senza una Ludoteca, un Paese dove l’unica struttura sportiva presente è inaccessibile per gli altissimi costi di utilizzo, un Paese dove i Bambini non Vivono. Ma la cosa che inquieta di più è che i bambini non hanno nessuno che lotti per loro, non hanno nessuno che si indigni, che si arrabbi per quello che accade.

Ma purtroppo questo è il “nostro Paese”.

Molti dei genitori, anche in questa occasione, sono molto più preoccupati a non alterare il proprio rapporto personale con chi Amministra che gridare la propria rabbia dopo anni di prese in giro. Ricordo come lo scorso anno durante la campagna elettorale gli stessi genitori si preoccupavano di far “girare” le varie lettere rassicuranti di vecchi e “nuovi” politici del “nostro Paese”, lettere di promesse alle quali mai è stato dato seguito. Eppure lo scorso anno era la occasione per votare contro la politica incapace di dare risposte concrete, magari anche disertando il voto. E invece no, anzi …!!!

Ovviamente non parteciperò alla “marcia dei bambini”, e non perché qualcuno dei promotori si sia preoccupato di comunicarmi la sua inquietudine circa il rischio di strumentalizzazione de “la marcia dei bambini” (???), non parteciperò perché alla fine dell’ennesimo anno scolastico non ritengo opportuno e necessario limitarsi a ”sensibilizzare gli Enti Pubblici circa la grave situazione in cui versa l’edilizia scolastica nel nostro paese” ritengo invece che sia giunta l’ora che i grandi dismettano i panni di sudditi compiacenti e benevoli e vestano quelli di chi con forza rivendica a pieno titolo il diritto dei propri figli a vivere un’infanzia sicura nella scuola, per le strade, “nel nostro Paese”. È giunta l’ora in cui gli adulti, i genitori di Panza, dello Scentone, del “nostro Paese” abbiano il coraggio di denunciare l’incapacità, l’insipienza, l’insensibilità di una classe dirigente che dopo l’ennesimo fallimento farebbe bene ad andare a casa.

E dicano pure che ho strumentalizzato “La marcia dei bambini”.

Nessun commento: