martedì 19 maggio 2009

L'ENNESIMO SCHIAFFO AL PAESE

L’ennesimo schiaffo, l’ennesima violenza, l’ennesima offesa al Paese ed alla Gente di Forio. Il problema rifiuti irrisolto (è evidente che la notizia di aver trovato il sito di stoccaggio era l’ennesimo bluff), del Porto ormai non si parla più e siamo in piena stagione turistica le strade impraticabili, i dipendenti che scioperano, il corpo della Polizia Municipale ridotto al lumicino e non è possibile attivare il concorso per gli stagionali o chiedere la mobilità per due vigili che operano in altro Comune per indisponibilità di fondi, traffico caotico, strade dissestate, degrado, emarginazione, episodi di micro delinquenza, la Pegaso S.p.A. ormai in liquidazione con milioni di euro di debiti, della Torre Saracena meglio non parlare, lavori pubblici fermi con continui contenziosi per quelli in corso, scuole che chiudono e bambini che protestano, l’Ente praticamente sull’orlo del dissesto finanziario che significa fallimento e sono solo economico, la politica della casa e del condono praticamente fallita dopo la sentenza della Corte Costituzionale senza capacità di pianificazione del Territorio e di dare risposte certe ai cittadini che pure hanno pagato e scoprono che gli atti prodotti non sono altro che carta straccia.
E … udite udite cosa fanno 14 consiglieri comunali del Comune di Forio? Votano la modifica dello Statuto Comunale per introdurre il 7° Assessore e la figura del Presidente del Consiglio Comunale. Si commenta da solo il fatto che 2 voti favorevoli decisivi sono stati espressi da due consiglieri di opposizione. Secondo la normativa vigente, di seguito riportata, in prima votazione per l’approvazione dello Statuto è necessaria una maggioranza qualificata dei 2/3 dei consiglieri assegnati.
Testo Unico degli Enti Locali
(Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)
(Articolo 6)
Statuti comunali e provinciali
1. I comuni e le province adottano il proprio statuto.
2. Lo statuto, nell'ambito dei principi fissati dal presente testo unico, stabilisce le norme fondamentali dell'organizzazione dell'ente e, in particolare, specifica le attribuzioni degli organi e le forme di garanzia e di partecipatone delle minoranze, i modi di esercizio della rappresentanza legale dell'ente, anche in giudizio. Lo Statuto stabilisce, altresi', i criteri generali in materia di organizzazione dell'ente, le forme di collaborazione fra comuni e province, della partecipatone popolare, del decentramento, dell'accesso dei cittadini, alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, lo stemma e il gonfalone e quanto ulteriormente previsto dal presente testo unico.
3. Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunita' tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonche' degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.
4. Gli statuti sono deliberati dai rispettivi consigli con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione e' ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo statuto e' approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie.
5. Dopo l'espletamento, del controllo da parte del competente. organo regionale, lo statuto e' pubblicato nel bollettino ufficiale della regione, affisso all'albo pretorio dell'ente per trenta giorni consecutivi ed inviato al Ministero dell'interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli statuti. Lo statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione all'albo pretorio dell'ente.
6. L'ufficio del Ministero dell'interno, istituito per la raccolta e la conservazione degli statuti comunali e provinciali, cura anche adeguate forme di pubblicita' degli statuti stessi.

Avrei potuto e voluto fare ben altre osservazioni circa il fatto che la revisione dello Statuto avrebbe dovuto coinvolgere i cittadini, le Associazioni di Categoria, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo affinché tutti concorressero e dessero il proprio contributo per un momento fondamentale della vita di un Ente, quello di darsi nuove regole, in una logica innovativa quale quella dell’apertura di un Forum. Potevano emergere nuove idee, nuove proposte in ordine alla introduzione di ulteriori momenti di partecipazione e garanzia per i cittadini a cominciare dalla istituzione dei Garante dell’Infanzia o del Consiglio Comunale dei Bambini. Ma è talmente grave quanto accaduto che mi astengo da ogni valutazione politica (???), mi limito a riportare, per dovere di cronaca, l’elenco dei protagonisti di questa inconcepibile truffa ai danni dei Cittadini. E da un’attenta lettura dei nomi che hanno votato favorevolmente alla scellerata proposta emerge tristemente il degrado sempre più forte in cui è caduta la classe dirigente e politica del nostro Paese, ma ancora di più la Politica nel rispetto della Sua accezione più autentica. Da questo episodio ne escono offesi valori e principi. Per quanto mi riguarda porrò in essere ogni iniziativa per far si che questo inqualificabile disegno venga vanificato con iniziative forti che promuoverò insieme a chi in questo Paese, nel nostro Paese, ha ancora senso del pudore e capacità e coraggio di indignarsi di fronte a simili provocazioni.
Delibera di Consiglio Comunale per le Modifiche dello Statuto Comunale:
Voti Favorevoli 14:
1. Francesco Regine (sindaco)
2. Gaetano Savio
3. Filomena Amalfitano
4. Giovanni Mattera
5. Mario Russo
6. Nicola Monti
7. Aniello Di Maio
8. Antonio Spataro
9. Michele Calise
10. Pasquale Capuano
11. Vincenzo Di Maio
12. Mario Iacono
13. Gaetano Colella
14. Stany Verde

Voti Contrari 3:
1. Michelangelo Morgera
2. Davide Castagliuolo
3. Antonio Trofa

Assenti 4:
1. Nicola Nicolella
2. Luigi Patalano
3. Vito Manzi
4. Pasquale Mattera

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